Igino Giordani

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1 Gennaio 2020

Testimone del dialogo in politica

Una delle grandi figure del XX secolo italiano, membro della Costituente e deputato alla Camera fino al 1953, Giordani ha intrapreso il suo impegno politico a fianco di Luigi Sturzo.

Particolarmente significativa è stata la sua opposizione al fascismo, che lo perseguì con insistenza.

Direttore di diverse testate di quotidiani e periodici di rilievo (tra cui «Il Popolo» e «La Via») ha espresso la sua capacità di scrittura intensa e penetrante componendo più di 100 volumi e migliaia di articoli e saggi minori, tradotti in varie lingue.

Nel 1948 incontrò Chiara Lubich e aderì pienamente alla spiritualità del Movimento dei Focolari da lei iniziato, collaborando alla maturazione della sua natura sociale tanto da esserne considerato un con fondatore.

Dando voce alle esigenze più nobili dell’Europa unita, Giordani fu promotore di dialogo aperto e costruttivo tra le forze politiche, scelta che seppe testimoniare senza compromessi; tra i tanti esempi, lo scambio epistolare pubblico con Davide Lajolo, direttore de L’Unità di Milano, nei primi anni Cinquanta, che scosse entrambi gli schieramenti del cattolicesimo e del comunismo; e la presentazione, con il deputato socialista Calosso, della prima proposta di legge per l’obiezione di coscienza.

L’ampiezza e la profondità della sua opera, vera e propria anticipazione dei temi culturali della modernità, collocano Giordani al cuore della nostra epoca. Il suo messaggio continua a fare strada a quella tensione irrinunciabile alla pace, alla giustizia, alla fraternità universale che il secolo XXI reclama a gran voce.

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