Verifica del “Patto Partecipativo Eletti/Elettori”

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9 Dicembre 2019

Prove di dialogo a Palermo lo scorso 29 novembre tra cittadini e politici di diversi schieramenti. Alla base il “Patto Politico Partecipativo”. Un impegno reciproco, responsabilmente assunto prima delle elezioni politiche del 4 marzo 2018 da cittadini e candidati, ad incontrarsi periodicamente per una “rendicontazione” dell’azione politica svolta nell’espletamento del mandato elettivo. Non un tema specifico ma un dialogo aperto a 360°, una occasione di confronto tra elettori ed eletti in permanenza di mandato. Un piccolo ma concreto contributo per supportare una democrazia rappresentativa decisamente in crisi nel nostro Paese. Rari sono ormai i momenti di confronto tra politici e cittadini che vadano oltre il momento elettorale. Eppure si avverte un grande bisogno di confronto sia per gli uni che per gli altri.

 

Per l’uomo politico fermarsi ogni tanto a prestare l’orecchio alle istanze del cittadino, ad ascoltarne gli umori, a sentirne i bisogni e, perché no, ad esporsi anche alle critiche per il proprio operato è decisamente salutare perché il proprio agire non sia avulso dalla realtà. Aggiornare la propria “agenda politica” interpellando direttamente sui singoli temi i cittadini e i gruppi sociali che costituiscono la società civile è sicuramente arricchente oltre che eticamente doveroso. Parimenti il cittadino non può limitare la sovranità che gli appartiene, solo al momento di esprimere il proprio voto nell’urna elettorale. Partecipare alla vita democratica del Paese sempre, anche quando al Governo è impegnata la coalizione per la quale non si è votato, è anch’esso esercizio di sovranità.

Il confronto, quindi, il leitmotiv dell’incontro promosso da MPPU Sicilia e l’Associazione Idea e Azione di Palermo. Ma con un impegno da parte di tutti: l’ascolto reciproco, senza pregiudizi. Un contesto per consentire a ciascuno, cittadino o politico, di esprimere liberamente il proprio pensiero ma con il cuore e l’orecchio tesi a comprendere fino in fondo il pensiero politico altrui. Una sfida questa, visto quanto ci propone oggi il dibattito politico nazionale caratterizzato dall’autoreferenzialità e dall’inseguimento spasmodico del consenso unico motivo ispiratore, in molti casi, delle scelte politiche delle parti sia di governo che di opposizione. Nessun riferimento, ahimè, alle numerose questioni che, per la loro complessità, esigono il contributo di tanti e che solo una visione plurale, fondata sul dialogo senza pregiudizi, può dare.

E’ sembrato necessario, quindi, far riferimento, già nelle lettere di invito, all’opportunità che ci si preparasse opportunamente e responsabilmente all’incontro come ad una occasione per ciascuno di rinnovare il proprio autentico amore politico per la città e per il Paese. Presenti all’incontro il Sen. Steni Di Piazza e il Deputato Giorgio Trizzino del Movimento 5 S e, a rendere l’incontro maggiormente interessante, anche altri candidati firmatari del Patto anche se non eletti: Teresa Piccione Dirigente nazionale PD, Nadia Spallitta Dirigente nazionale Europa Verde, Mario Cicero Sindaco di Castelbuono.

Presenti anche alcune persone dello Staff ministeriale del Sottosegretario Di Piazza. Si parte con una relazione dei Parlamentari e degli esponenti politici presenti sull’attività svolta nell’espletamento del proprio mandato o dell’incarico ricoperto. Segue un vivace dibattito con domande talvolta incalzanti poste dai cittadini ai Parlamentari. Il Decreto sicurezza, il tema del lavoro, il reddito di cittadinanza, l’imposizione fiscale sulle famiglie messa a confronto con la tassazione dei colossi del web, il federalismo fiscale, alcuni tra gli argomenti discussi. Particolarmente interessante è sembrato l’intervento del Sindaco di Castelbuono, Comune di diecimila abitanti dell’entroterra Palermitano, che ha sottolineato che investire nella cultura non solo crea opportunità di lavoro ma toglie spazio alla criminalità mafiosa. L’aver valorizzato il patrimonio culturale del territorio con le sue bellezze naturali e architettoniche, le tradizioni, i prodotti enogastronomici, ha impedito il proliferare della sub cultura mafiosa e dei disvalori che ad essa si accompagnano. Una testimonianza concreta con risultati tangibili, di una buona politica ispirata da valori ma orientata al dialogo con le forze politiche di opposizione e con i cittadini.

Molto stimolante l’intervento di un imprenditore presente che si rammaricava per la mancanza di un confronto da parte del Governo con le categorie degli imprenditori in merito al reddito di cittadinanza. Tale dialogo, a parere dell’imprenditore, avrebbe potuto migliorare l’efficacia del provvedimento con risvolti positivi sull’occupazione. Il lancio della proposta di attivazione di un laboratorio di Co governance a Palermo sul tema del lavoro giovanile in Sicilia, è sembrato il naturale sbocco della serata e, quindi, il frutto dell’incontro, in questo tempo complesso attraversato da conflitti e contrapposizioni che non ci aiutano a comprendere appieno i fenomeni e a individuare le giuste soluzioni ai tanti problemi di una umanità sofferente che oggi attendono risposte dalla politica.

Cabina di regia, quindi, da attivare con politici parlamentari e locali, Staff del Ministero, Associazioni civiche, imprenditori, cittadini, Università, Ufficio di Pastorale sociale della Diocesi e MPPU e UN.