Incontri su Chiara, l’unità e la politica in Veneto

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15 Aprile 2015

In occasione della commemorazione di Chiara Lubich, si sono tenuti in Veneto diversi incontri in tutta la regione a cui hanno partecipato più di 500 persone, tra cui molti amministratori locali. Quest’anno il tema è stato il pensiero di Chiara nella politica, in continuità con l’evento nazionale tenutosi a Roma il 12 marzo. I partecipanti alla fine degli incontri parlavano spesso di speranza, il segnale più autentico di ciò che la fraternità può fare anche nella politica.

Ecco i commenti di alcuni partecipanti.

Un amministratore: «La fraternità ha alimentato la storia, ha una dimensione pubblica e storica, è il principio fondativo della convivenza civile».

«E’ stato interessante partecipare a questo appuntamento. Confesso che prima di partire pensando ai fatti di Tunisi avevo dentro di me un sentimento di rifiuto e paura. Quanto bisogna lavorare per costruire la fraternità in questi tempi così difficili e travagliati».

Ancora da un amministratore: «La Fraternità può essere il fondamento per un cambiamento che poggi su valori universali. Infatti quali legami possiamo pensare in una società di “diversi”? Quale universalismo può stare a fondamento delle nostre comunità? La fraternità è un modo di “essere-con”, un modo di agire-congli altri, non “reagire-contro” gli altri».

Un giovane consigliere comunale: «E’ stato un incontro particolare, un sincero tentativo di “dialogare” tra persone».

In tutti i convegni erano presenti diverse persone delle comunità musulmane del Veneto, che hanno contribuito anche con interventi ed esperienze. Alcune donne musulmane alla fine di un incontro hanno detto: «Ormai dove c’è il Movimento dei Focolari ci siamo anche noi. Ci si sentiva un’unica famiglia con gli amici musulmani, sotto la stessa casa, tutti uguali ed importanti».

Molto seguito è stato il video: «Politics for unity. Making a world of difference» che insieme al pensiero di Chiara, portava realizzazioni concrete in varie parti del mondo, dove emergeva l’importanza di non essere soli nel lavorare insieme per costruire la fraternità.

Bella e significativa la presenza dei giovani in tutti i convegni: tre giovani amministratori hanno partecipato e relazionato sul Convegno svoltosi a Roma il 12 marzo, esprimendo il loro entusiasmo per l’esperienza e il clima vissuti. Per uno di loro in particolare è stata un’iniezione di fiducia: «Sono impegnato da poco tempo in politica nel mio comune e penso ci sia la necessità di cambiare passo… Siamo Noi “in prima persona” il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo».