Incontro sul referendum in Liguria

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23 Settembre 2016

Nonostante il tema ostico, un centinaio di persone il 23 settembre sono presenti alla serata – svolta all’Istituto Don Bosco di Sampierdarena – organizzata da Mppu, Associazione Arena Petri, CIF e Movimento Umanità Nuova, sulla scia del percorso avviato nei mesi scorsi sulla “Laudato sì”. Come avevamo scritto nell’invito, a proposito del convegno sul Referendum Costituzionale, la sfida era mettere alla prova del dialogo le ragioni del sì e quelle del no. Ad evento concluso possiamo constatare che la prova è stata superata con pieni voti…!!! Grazie soprattutto a coordinatore e relatori che hanno saputo, pur con passione, illustrare le proprie motivazioni senza mai scadere nella polemica.

Paolo Delfino, avvocato e docente, conduce con maestria il convegno, sintetizzando con chiarezza ed efficacia le principali modifiche proposte dalla nuova Legge Costituzionale, oggetto del prossimo referendum (vedi presentazione allegata).
Il confronto inizia con Alberto Lo Presti, politologo, docente presso lo IUS Sophia e l’ISSR di Roma, nonché Direttore della rivista Nuova Umanità e del Centro Studi Igino Giordani, che – precisando di non sentirsi un paladino del sì, ma anzi di riconoscere le preoccupazioni del no – spiega i motivi per cui, secondo lui, la riforma in oggetto può considerarsi accettabile (vedi articolo allegato, dal sito di Città Nuova on-line che riporta le sue tesi).
Luigi Picena del Mppu Liguria e già assessore provinciale negli anni ’90, spiega invece le ragioni per cui ritiene importante votare no, sottolineando alcune modifiche – apparentemente non così evidenti – che potrebbero avere pesanti conseguenze sulla vita dei cittadini (vedi  articolo allegato che riporta in sintesi il suo intervento).
Nel dialogo che segue gli interventi e le domande, tutte molto interessanti, pertinenti e conformi al clima della serata, stimolano i relatori ad ulteriori approfondimenti.
Lo Presti rassicura che, se la riforma passa, non è assolutamente prevedibile una svolta autoritaria del sistema, ma ne avrebbe invece un grande vantaggio la governabilità.
Picena invita tutti, di fronte ad ogni proposta legislativa – compresa la presente – a porsi la domanda: “questa legge aiuta i cittadini ad includerli o ad escluderli dalla vita democratica?”
Ciascuno – conclude Paolo – è chiamato a fare la sua scelta in autonomia e responsabilità. E, se chi era arrivato convinto del sì ora non ha più una certezza così granitica, e chi era arrivato convinto del no è ora costretto a porsi altre domande: bene, allora la serata è riuscita perfettamente.