Comunicato Mppu Italia sul Recovery Found
Il Mppu Italia saluta come storico l’accordo sul Recovery Fund uscito il 21 luglio 2020, dopo quattro giorni di trattative durissime. Abbiamo un nuovo quadro finanziario pluriennale QfP per il 2021-2027. Permangono tuttavia due visioni opposte dell’integrazione, sulle quali dovrà lavorare molto il Mppu Europa, al fine di arrivare ad una condivisione del progetto dei fondatori. Da un lato 5 Paesi fondatori, Germania, Francia, Italia, Belgio, Lussemburgo, più Spagna, Portogallo, Grecia, paesi del Sud Europa, dall’altro i cosiddetti Paesi frugali con Olanda capofila e gli Stati del blocco dell’Est, di Visegrad.
La novità tuttavia è che i 750 miliardi di euro sono da finanziare con un debito comune che significa fiducia reciproca. Servono per aiutare le nazioni più colpite dal Coronavirus. Si rafforza il principio di solidarietà alla base dell’Unione Europea. Purtroppo il prezzo da pagare consiste in una riduzione di contributi da parte dei Paesi del Nord e dell’Est, quindi minori investimenti in ricerca, Green New Deal della Commissione europea. È stato sacrificato, ancora una volta, il futuro dei nostri figli e nipoti. Appare giusto invece il controllo degli Stati membri, a maggioranza qualificata, sui piani nazionali di investimenti e riforme, come l’Italia fa con le Regioni. È una garanzia di efficacia per l’Italia che normalmente non riesce a utilizzare tutti i fondi europei.
L’innovazione, in questo caso, diremmo storica, è che è passato su pressione di Germania, Francia, Italia, Spagna ed altri, il principio di maggioranza qualificata, di Paesi che rappresentano il 55 % della popolazione europea. Ciò significa superare l’unanimità ed il diritto di veto di un piccolo o grande Paese. L’Europa esce dal guado?
Altra grande notizia è che l’Europa esiste ancora, grazie a questo Accordo. Rischiava di sgretolarsi. Ora è possibile aiutare Cina, Usa, Russia, India, Paesi del G20 ed Onu ad avviare una Nuova Governance multilaterale con Ue baricentro politico e culturale di un nuovo Umanesimo. Il sogno di Chiara Lubich e di Igino Giordani, di un mondo unito, sta facendo passi avanti. Europa unita, dopo tragiche guerre mondiali, per ut omnes unum sint.
Silvio Minnetti per Centro nazionale Mppu Italia