Insieme per il bene comune – Vibo Valentia
ASSOCIAZIONE “INSIEME PER IL BENE COMUNE” – VIBO VALENTIA
Il 23 maggio u.s. si è svolto per la seconda volta l’incontro organizzato dall’associazione “Insieme per il bene comune” con i candidati a sindaco della città di Vibo Valentia. Per la seconda volta ha proposto il Patto perché anche nelle precedenti elezioni lo era stato: da circa sei anni l’IBC è il volto giuridico della comunità del movimento dei Focolari che ha pensato di farsi carico dei problemi della città. Abbiamo organizzato un evento sul gioco d’azzardo, abbiamo invitato già cinque anni fa la sindaca neoeletta di centrodestra che in questi anni ha sempre ricordato il Patto, ha costituito un assessorato di cittadinanza attiva ed ha coinvolto le associazioni in tante iniziative ed infine ha citato il Patto nelle decisioni prese con delibera di giunta e negli atti ufficiali. Abbiamo trovato in “Libera” l’associazione che ci ha “fatto compagnia” ed insieme collaboriamo in quello che facciamo. Il Patto non riguarda solo gli amministratori che lo hanno firmato ma anche i cittadini che si impegnano a partecipare alla risoluzione dei problemi. E anche per far uscire i cittadini a vita pubblica impegnandosi per la città, per i cittadini c’è un impegno di costituirsi in una comunità monitorante che dal giorno dopo le elezioni lavori insieme ai candidati, ai sindaci e consiglieri eletti per affrontare i problemi della cittadinanza. Il Patto era stato proposto anche agli amministratori del comune di Pizzo nelle precedenti consultazioni elettorali.
In materia ambientale ci siamo impegnati nella pulizia delle strade extraurbane che nel vibonese è molto sentita, perché la gente si libera dei rifiuti lungo le strade che portano al mare e frequentate dai turisti. Abbiamo sempre pulito, abbiamo trovato una sponda dell’amministrazione uscente nell’assessore al ramo che ha collaborato con noi facendo una bozza di convenzione con la Provincia per migliorare la situazione. Poiché la stessa situazione riguardava anche comuni limitrofi, insieme con altre associazioni abbiamo affrontato questa situazione. Questa associazioni avrebbero voluto inviare una diffida ai sindaci con minaccia di rivolgersi alla Procura della Repubblica, noi di IBC però non siamo stati d’accordo e abbiamo chiesto di rivolgerci al Prefetto e ai sindaci mettendoci a disposizione per trovare tutti insieme una soluzione. Il prefetto di Vibo allora ci ha convocati come associazioni, abbiamo detto della convenzione col territorio di Vibo e nel giro di un mese ha convocato i quindici comuni interessati dal problema, il Presidente della provincia, la Polizia, l’Anas ed ha imposto a tutti di adottare la convenzione che avevamo già siglato a Vibo Valentia il più presto possibile cosi che la prossima estate ci potesse essere risolto il problema dei rifiuti. Siamo noi che concordiamo insieme ai sindaci come e dove firmare la convenzione. Uno stimolo costruttivo.
Altro campo è quello della sanità. Stiamo collaborando con l’Osservatorio civico. Nel commissario attuale della sanità che è un Generale abbiamo trovato un alleato: ci convoca per cercare insieme delle soluzioni per far funzionare la sanità nel vibonese. Di recente abbiamo scoperto che c’erano lunghe liste di attesa per le visite specialistiche prenotate a lungo termine. Alcuni di noi hanno scoperto che, se a causa di lunghi tempi di prenotazione, il cittadino è costretto a rivolgersi al privato per effettuare la visita, può chiedere all’Asp il rimborso per la visita effettuata. Abbiamo quindi proposto al Commissario di aprire uno sportello di supporto ai cittadini che richiedevano tali visite a lungo termine, per aiutare a completare la modulistica per poter chiedere il rimborso. L’Asp anche in questo caso non si è sentita “offesa” ma sta collaborando soprattutto con i propri dirigenti ed anche con i propri funzionari, che, se all’inizio non erano proprio collaborativi, adesso invece sono molto cambiati nell’atteggiamento. Abbiamo però firmato un protocollo attraverso il quale alcuni di noi si impegneranno in questo sportello di supporto ai pazienti. Altrettanto si sta facendo con la farmacia territoriale, davanti alla quale c’erano lunghissime file per ritirare farmaci salvavita e magari dopo aver effettuato file lunghissime sotto il sole o la pioggia si sentivano dire che il farmaco era esaurito. Anche in questo caso abbiamo fatto adottare un regolamento che stabilisce come ci si prenota per fare le cose organizzate. Ma il servizio non è partito per le opposizione burocratiche e cosi con il consenso del Commissario alcuni di noi stanno effettuando questo servizio accanto ai dipendenti Asp non collaborativi, eliminando gli ostacoli che si frappongono a questo sistema di prenotazione dei farmaci. Non è un cambiamento facile da innestare dentro la burocrazia sanitaria.
da Patrizia Labate – Mppu Calabria