Un nuovo patto nella città per una democrazia intelligente
Mentre nelle città di tutto il mondo e d’Italia si riempiono le piazze per manifestare il dissenso verso un sistema politico sempre più distante dal popolo, a Viterbo ci si è riuniti in una sala del Palazzo dei Papi per riflettere insieme sulle possibilità di cambiamento del “sistema”.
Amministratori nazionali, regionali e locali, presidi e professori, imprenditori e commercianti, associazioni e movimenti vari nonché semplici cittadini si sono lasciati interrogare su come riscoprire una Politica autentica che sia servizio alla comunità, che aldilà degli schieramenti sappia collaborare per il bene comune, che sia capace di prendersi realmente cura delle persone e dell’ambiente affidatogli.
Allo scopo si è proposto un patto di Co-governance che va oltre i patti partecipativi sottoscritti precedentemente in diversi comuni tra eletti ed elettori; un patto che coinvolga, cioè tutte le realtà significative, che a vario titolo si occupano delle persone in difficoltà e/o della protezione dell’ambiente, della formazione giovanile e/o della promozione dei territori, a collaborare fattivamente per non disperdere forze e risorse e, quindi mettere in campo una democrazia intelligente, una cooperazione tra istituzioni, associazioni e cittadini che riesca ad ottenere risultati più soddisfacenti per tutti e, perché no, più rapidi ed incisivi.
In molti si sono dichiarati piacevolmente sorpresi e favorevoli alla formazione di una cabina di regia interforze in cui si cercherà di mettere in dialogo le diversità attraverso quei frammenti di reciprocità-fraternità che un nostro illustre cittadino, Domenico Mangano amava declinare in ogni attimo di vita quotidiana: lavorativa, familiare e di comunità.
PolisGens, l’associazione promotrice di tutto questo insieme a Movimento politico per L’unità (MPPU), si faranno carico della realizzazione continuando ad offrirsi come punto di raccordo, trait d’union tra i vari mondi a cominciare dal Comune, visto l’auspicio manifestato dal Sindaco Arena, da un assessore e da un consigliere, passando dall’Unitus, di cui abbiamo raccolto l’assenso da parte del prorettore e due professori, dalle ACLI, da altre associazioni e da commercianti ed imprenditori.
Speriamo, dunque di poter giungere presto alla firma di un patto di co-progettazione reale tra tutte queste realtà, collaborazione attiva che sia il presupposto per rendere la città di Viterbo una comunità unita, una comunità pilota per una testimonianza di Fraternità vissuta.
Associazione PolisGens