Genova – Giovani e politica: “non possiamo dire che non ci riguarda”

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12 Febbraio 2010

 

La bella sala del Consiglio Provinciale di Palazzo Spinola, lo scorso 12 febbraio ha visto l’inaugurazione del secondo corso della “Scuola di partecipazione” di Genova. Tra i presenti, vari prendevano contatto con il Mppu per la prima volta. Dopo una rapida introduzione sul percorso di formazione politica, sono stati due giovani studenti, Elena Picollo e Davide Suin, che hanno appena concluso il biennio formativo, a confermare i punti di forza del progetto con la loro personale esperienza.

Il presidente della Provincia Repetto, assente per motivi di salute, ha fatto giungere il suo convinto appoggio attraverso il vice-presidente Villa, che a sua volta si è augurato che quella sala – che presiede spesso per motivi istituzionali – possa accogliere altre simili iniziative.

L’intervento di Ilaria Pedrini, sociologa, del gruppo coordinatore delle “Scuole di partecipazione” del Mppu in Italia (accanto alla Scuola di Genova, infatti, sono aperte altre 7 sedi: Palermo, Catania, Cagliari, Spoleto, Prato, Cuneo, Trento), ha suscitato un vivo dialogo in particolare da parte dei giovani. Nonostante denuncino spesso scarsa fiducia nelle istituzioni politiche, la proposta di una “politica di comunione” e, di conseguenza, anche l’offerta di un percorso formativo, seppure impegnativo, continua ad attrarre. E un intenso clima di coinvolgimento ha fatto da sfondo a tutta la serata, densa di reciprocità tra giovani e adulti, tra studenti e docenti, tra politici e cittadini.

Le prime iscrizioni al corso sono venute quella sera stessa, altre si sono aggiunte nei giorni successivi: interessante che tra gli iscritti – che hanno un’età che va dai 18 ai 25 anni – siano rappresentate appartenenze politiche e religiose diverse. Alcuni giovani di Imperia, nell’impossibilità di essere presenti di persona a tutte le sessioni di studio che si terranno a Genova, potranno seguire il lavoro del gruppo anche via skype.