Palermo e Catania – Scuole di partecipazione “Igino Giordani”

news-dalle-scuole
5 Febbraio 2009

 Un percorso di formazione alla cittadinanza per i giovani

Si è tenuta a Palermo, il 5 febbraio scorso, presso la prestigiosa Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, la sessione inaugurale, aperta alla città, della nuova Scuola di formazione politica che il Mppu propone ai giovani del territorio.
Presenti più di cento persone, logicamente molti i giovani; tra loro, pure alcuni consiglieri comunali, provinciali e deputati regionali interessati al progetto: formare cittadini alla partecipazione attiva e responsabile, in ogni ambito della vita sociale, economica e politica.

PROGRAMMA

  • Introduzione e presentazioni coordinatori della Scuola: Patrizia Mazzola, Aurelio Bruno, Maria Rita Di Benedetto, Antonella Celestino
  • Paolo Spitalieri, direttore della Scuola: “Il Mppu: Un percorso di partecipazione”
  • Francesco Sciuto, presidente Mppu sez. Sicilia: “Il principio dimenticato: la fraternità. Implicazioni nell’agire politico”
  • Marco Fatuzzo, presidente Centro internazionale Mppu: “Nella città, con l’anima aperta al mondo”
  • Dialogo e Conclusioni

 

  • INAUGURATA ANCHE LA NUOVA SEDE A CATANIA

Buone notizie anche da Catania: mercoledì 18 febbraio ha preso avvio anche la Scuola del Mppu nella città etnea. L’inaugurazione si è svolta presso la facoltà di Giurisprudenza.

Come quella di Palermo, anche la Scuola di Catania è stata intitolata a Igino Giordani, giornalista e scrittore, difensore della libertà e della democrazia, parlamentare dal 1946 al 1953, prima tra i costituenti e poi “deputato di pace” (come amò definirsi), precursore e maestro del Mppu.

IL PROGRAMMA FORMATIVO…

si articola in moduli ed è biennale, ed intende affrontare i principali nodi del sistema locale, nazionale e internazionale, ripensandoli attraverso il principio della fraternità universale. Si alternano lezioni frontali, collegamenti multimediali, laboratori e percorsi di impegno nei quartieri, nelle città.

Sono i giovani i veri protagonisti di queste Scuole, oggi aperte oltre che in Italia, anche in Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay. La struttura del corso è la medesima, anche se ogni sede si muove con discrezionalità all’interno del progetto formativo, adeguando gli obiettivi generali alla realtà locale: mentre si acquisiscono i principali strumenti di conoscenza e di intervento nella realtà, è possibile per i giovani apprendere a riconoscere le principali domande che attraversano la città, a concordare un’iniziativa e ad agire concretamente.

A Palermo, a chiusura dell’incontro, un giovane ha voluto mettere sui piatti della bilancia da una parte ciò che poteva apparire nient’altro che un orizzonte temerario – il sogno di rimotivare l’azione politica alla luce di un ideale grande come la fraternità universale – e dall’altra, quella che è già un’esperienza in atto a diverse latitudini. E come la storia ha dimostrato, spesso sono le grandi idee a muovere i processi più autentici e più duraturi di cambiamento sociale. Un altro studente, il giorno dopo, affermava che per la prima volta la politica non gli era apparsa “sporca”, ma bellissima, ricca di valori. E aggiungeva che una politica così serve, anzi è uno strumento indispensabile per dar vita a quel sogno che tutti nascondiamo in cuore, un mondo di popoli fratelli.

Non è mancato chi, tra gli amministratori presenti, che pure sapevano di non essere i destinatari del progetto di formazione, ha chiesto se e quando si potrà prevedere un corso – “con questo stile, con questi contenuti” – anche per chi ha ricevuto un mandato elettivo e fa parte delle amministrazioni locali.

A distanza di una settimana, la sede della Scuola era aperta per raccogliere le prime iscrizioni dei giovani, più di 20, che hanno accettato la sfida e che inizieranno il corso.