In dialogo con gli amministratori locali per una Co-Governance delle città
All’incontro hanno partecipato rappresentanti del gruppo di lavoro di co-governance della Sicilia, referenti dei soggetti promotori e i seguenti politici:
Gaspare Viola, sindaco di Santa Margherita Belice;
Mario Cicero, sindaco di Castelbuono;
Nicoló Rizzo, sindaco di Castellammare del Golfo;
Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla;
Marco Rubino, sindaco di S.Agata Li Battiati;
Piera Vallone vice sindaco di Valledolmo;
Patrizia Santangelo vice sindaco di Salaparuta;
Teresa Piccione consigliere comunale di Palermo;
Valentina Chinnici, consigliere comunale di Palermo e deputata all’Assemblea Regionale Sicilia.
Dopo una breve introduzione sul significato e gli obiettivi dell’incontro, è stato presentato il metodo della co-governance attraverso l’esperienza concreta realizzata in questi anni dal gruppo di lavoro della Sicilia che ha prodotto il documento “Prospettive di sviluppo per la Sicilia: Patto di responsabilità, investimenti, lavoro e formazione come volano per rilanciare l’economia”. Il documento presentato dal nostro CoPresidente MPPU Sicilia, l’ing. Giancarlo Bellina, è stato molto apprezzato dai politici. E’ seguito un confronto-dibattito nel corso del quale sono state condivise delle buone esperienze in atto ed anche messe in evidenza le criticità che preoccupano gli amministratori locali. Tutto l’incontro si è svolto in un clima di serenità, di ascolto e di costruttiva partecipazione. I politici intervenuti hanno manifestato gratitudine agli organizzatori per questo spazio di ascolto reciproco e hanno chiesto che possa diventare un appuntamento periodico e non episodico, data la necessità di poter confrontarsi e dialogare.
Alcune criticità emerse dalle esperienze degli Amministratori, quasi tutte intercettate puntualmente nel nostro laboratorio di CoGovernance ed evidenziate nel documento presentato da Giancarlo riguardano soprattutto:
– l’esigenza di liberare la politica dalle pastoie burocratiche per poter rilanciare la politica su una visione alta, puntando sull’istruzione e la formazione permanente;
– la difficoltà di alcuni piccoli Comuni rispetto a quelli più grandi di poter intercettare risorse attraverso i bandi del PNRR;
– la carenza di personale qualificato nella PA in grado di rafforzare la capacità di spesa e di progettazione dei Comuni;
– le troppe opportunità mancate non utilizzando le moltissime risorse dei Fondi Europei;
– la preoccupazione di mancare ancora una volta l’opportunità di saper utilizzare entro la scadenza prevista i fondi del PNRR;
– la mancanza di un fondo di progettazione regionale.
Tra le proposte è emersa l’esigenza di poter fare qualche passo avanti sviluppando la partecipazione attraverso questa rete che si sta creando, mettendo le problematiche sul tavolo e poi creando un’interfaccia con gli interlocutori che devono raccogliere queste istanze.
Riportiamo alcuni stralci di interventi che ci sono sembrati significativi:
- “Dobbiamo lavorare tutti insieme perché le nostre città siano non solo accoglienti, ospitali, ma siano anche efficienti, aperte a innovazione e sviluppo, attivando anche imprese con le infrastrutture adeguate”.
- “Credo che da soli non si possono superare i tanti ostacoli che impediscono le possibilità di sviluppo. Nei 75 anni di politiche per il Sud, forse si sono fatti tanti errori anche da parte dei siciliani”.
- “Sono molto contenta di fare parte di una rete, perché chi amministra sente spesso la solitudine”.
- “Grazie non solo per l’invito ma per l’organizzazione che avete realizzato nel voler creare questo gruppo bello perché fatto da amministratori, professionisti, cittadini. Bellissimo il civismo perché lascia ciascuno di noi libero di poter restare nell’ambito della propria ideologia, ma, nello stesso tempo, poter proporre per cercare insieme un rinnovamento della nostra Sicilia”.
- “I fondi ci sono, le azioni positive ci sono, dobbiamo incentivare la progettualità per partecipare al PNRR e ai Fondi Europei. Affrontare le tematiche una ad una, procedere azione per azione per evitare di fare populismo, di dire che tutto non va bene e restare fermi. Abbiamo bisogno di reagire, di creare tanta azione positiva. Tutti ci possiamo confrontare e sono tanto contento di questa vostra attività”.
- “Vorrei comunicare la mia esperienza di sindaco da sette mesi, da sempre impegnato nelle associazioni culturali e per questo ho fatto sì che i cittadini che avessero idee e voglia di spendersi per la comunità potessero non sentirsi intrusi e potessero dare il loro contributo. Da questa esigenza è nata la costituzione di uno spazio nella sede comunale che abbiamo chiamato “Ufficio di programmazione, partecipazione e co-governance”.
- “I burocrati spesso interpretano la loro funzione come potere e non come servizio”
Alla fine dell’incontro abbiamo concordato tutti di rivederci il 10 marzo, per proseguire questa esperienza, ridefinire il documento proposto all’inizio e preparare l’evento dell’incontro pubblico con i deputati regionali entro il mese di aprile.