Tavolo parlamentare su misure contro dispersione scolastica e povertà educative
Lo scopo della riunione era far conoscere il neonato Intergruppo parlamentare sulle povertà educative (costituitosi da poco anche su impulso di questo Tavolo) ai rappresentanti di organizzazioni e associazioni professionali e di studenti e famiglie legate al mondo della scuola; ma è stato anche un’occasione per esprimere riflessioni “a caldo” sulle più recenti novità normative in materia di Istruzione e di conoscere le prospettive verso cui si sta muovendo il Parlamento per affrontare le sfide dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni.
A fare da moderatrice di questo incontro è stata come sempre Sara Fornaro, caporedattrice di Città Nuova, mentre i saluti introduttivi sono stati affidati a Silvio Minnetti di MPPU e a Carlo Di Michele, presidente del Diesse. Quest’ultimo nel suo intervento ha sottolineato come la prima risorsa della scuola è data da chi la vive in prima persona: ecco il perché dell’importanza dell’associazionismo professionale, che consente a docenti, studenti e dirigenti scolastici di fornire il contributo insostituibile della loro esperienza “sul campo” alle decisioni politiche in materia di istruzione e di superare le sfide del nostro tempo in maniera collaborativa, non individualistica. Il cambiamento nella scuola non può essere dato da progetti di durata limitata nel tempo e gli investimenti sulla scuola devono essere mirati ad affrontare questioni strutturali che la affliggono da anni, come la mancata valorizzazione (sia sul piano economico che professionale) dei docenti e dei dirigenti scolastici.
Nella prima parte dell’incontro si è dato spazio ai deputati e senatori presenti, alcuni dei quali hanno dato l’adesione all’Intergruppo parlamentare sulle povertà educative e la dispersione scolastica. Prima di tutto è intervenuto il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e responsabile nazionale scuola di Fratelli d’Italia, on. Paola Frassinetti, che ha elencato una serie di misure da poco assunte dal suo governo per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica. Poi è stata la volta dell’on. Irene Manzi (PD), che ha assunto il ruolo di coordinatrice del suddetto Intergruppo e ha annunciato la messa in cantiere di una proposta di legge a firma degli on. Malpezzi e D’Elia sul finanziamento dei Patti di Comunità, mentre ha osservato come ci sono ancora delle distanze tra i vari schieramenti politici riguardo alla definizione dei parametri del dimensionamento scolastico, ossia dei criteri per decidere il numero di alunni minimo per garantire ad una scuola di poter conservare la propria autonomia senza essere “accorpata” ad altri istituti. L’on Tassinari di Forza Italia ha annunciato invece l’avvio di una commissione Bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, che sarebbe felice di poter avere anche questo Tavolo come interlocutore privilegiato.
Nella seconda parte dell’incontro hanno preso la parola i presidenti e delegati delle varie organizzazioni e associazioni professionali appartenenti al Tavolo: Patrizia Sciarma (ADI), che ha annunciato l’avvio tra pochi mesi di un seminario internazionale proprio sulla dispersione scolastica e l’elaborazione di una “Carta della Scuola del NOI”; Esther Flocco (AIMC); Paola Bortoletto (ANDIS) che ha sottolineato come non bastano certamente i progetti finanziati con il PNRR per risollevare la scuola, ma occorrono misure strategiche di lungo periodo, come ad esempio il potenziamento dei Patti educativi di Comunità; Raffaella Briani (ANP) che ha ricordato i punti essenziali delle proposte avanzate alla attuale Legislatura da ANP (maggiore flessibilità dei curricoli, valorizzazione della DDI; valutazione formativa; arricchimento del profilo professionale dei docenti); Valentina Chinnici (CIDI) che ha invitato il Tavolo a restare ancorato a questioni concrete, come la chiusura di istituti scolastici collocati in regioni interne o periferiche del Paese (in particolare nel Mezzogiorno) sia un fattore che rischia di allargare la forbice delle disuguaglianze educative; Laura Bigelli (Diesse) che ha incoraggiato tutti nel proseguire nell’approccio collaborativo e propositivo tra le associazioni; Sandra Mugnaioni (EDU) che ha ricordato le cifre drammatiche riguardanti in Italia il fenomeno degli ELET (ossia i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni che hanno lasciato prematuramente il loor percorso di studi) e dei NEET (giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano), delineando alcuni livelli di intervento per arginare questi fenomeni, come gli investimenti ad hoc da parte del governo e la capacità drgli insegnanti di “leggere” tempestivamente i sintomi e di agire sulle situazioni di rischio dispersione scolastica tra i giovani; Mirco Cecchinato (FISM) ha fatto notare come gran parte delle risorse che gli ultimi governi hanno destinato al contrasto alla dispersione scolastica sono state destinate agli alunni in età scolare, ma poco è stato fatto per potenziare invece quel segmento 0-6 anni o 0-3 anni nel quale invece la maggior parte delle volte iniziano a manifestarsi i fattori di dispersione scolastica: è necessario insomma potenziare gli asili nido e le scuole materne soprattutto nelle aree a maggiore rischio; Michel De Beni (IUS Sophia) ha invitato tutti ad ascoltare il “grido di disperazione” dei giovani di oggi, che in un mondo in grande cambiamento è spesso lasciato solo nella ricerca di punti di riferimento dagli adulti: per tale motivo va prestata la dovuta attenzione alla preparazione adeguata e competente del personale docente, il più direttamente impegnato nella relazione educativa a scuola; Vincenzo Pantalena (Rete Insegnanti Italia) ha richiamato la necessità di rendere l’introduzione dei percorsi di orientamento nelle scuole il trampolino di lancio per la valorizzazione delle competenze personali, sociali e civiche nel curricolo scolastico, di modo che gli alunni vengano accompagnati in un percorso di crescita integrale della persona; Maria Luisa Lagani (UCIIM).
Sono intervenuti anche rappresentanti degli studenti, come Gabriele Gorla (Movimento Studentesco di Azione Cattolica) e Francesco Innocenzi (Forza Italia Giovani) e delle famiglie, come Pinella Crimì (Forum delle Associazioni Familiari), che ha espresso soddisfazione per l’importanza riconosciuta in questo Tavolo alle famiglie, concepite non come “destinatarie” del servizio scolastico, ma indispensabili alleate con la scuola nel mettere al centro il percorso di crescita degli studenti e ha richiamato l’importanza di curare bene l’orientamento sin dal primo ciclo di Istruzione.
I saluti finali sono toccati ad Argia Valeria Albanese, presidente del MPPU, la quale ha rilevato con grande piacere come si va sempre più delineando il ruolo prezioso di “accompagnamento” che il Tavolo può e deve rivestire nella dimensione del dialogo e della condivisione degli sforzi e delle idee rispetto al compito del legislatore, che come è naturale deve conservare anche tramite questi canali il contatto con il corpo sociale per poter trovare ispirazione autentica alle proprie scelte.