Un intergruppo per la fraternità
Il 14 marzo 2021 si è costituito l’Intergruppo parlamentare per la fraternità. Hanno aderito, per ora, undici deputati e senatori espressione di Lega, Partito Democratico, M5S, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Liberi e Uguali, Italia Viva. Dieci anni di dialoghi parlamentari su povertà, politiche familiari, giovani, lavoro, Next generation Eu, Laudato sì e politiche ambientali, regolamentazione dei flussi migratori, del gioco d’azzardo, trasformazione della scuola, unioni civili, ius soli, pace ed economia disarmata, hanno fatto crescere stima e fiducia nell’ascolto reciproco per una più ampia condivisione di leggi difficili e divisive. La drammatica situazione del Paese spinge i parlamentari ed i partiti a trovare una tregua ai continui conflitti, pur legittimi, per dare una risposta politica unitaria alle attese delle e degli italiani. Il governare insieme nel Governo Draghi è l’occasione storica per una legittimazione reciproca tra due schieramenti che nel 2023 torneranno ad offrire agli elettori proposte politiche alternative per il governo 2023-2028. L’intergruppo non è una lobby a difesa di interessi economici o particolari ma solo uno spazio terzo, informale e privilegiato dove vivere sul serio la fraternità, categoria politica che farà circolare nel Parlamento italiano, e poi nei consigli regionali, comunali e nel Parlamento europeo, un pensiero politico plurale, cioè capace di contenere le differenze, ognuno rimanendo fedele al proprio partito e gruppo parlamentare, amando quello degli altri perché portatore di un valore diverso nella storia di un popolo. Ci piace la coincidenza col tredicesimo anniversario della morte di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento politico per l’unità.
Silvio Minnetti
Presidente nazionale del Movimento politico per l’unità